Boscia Domenico

Ceramista e Scultore

Art Critics

PAOLO GIANSIRACUSA

 

From the colored earth, clay and fire are born the sculptural creatures of Domenico Boscia, artist with a surrealist vein looking for in the shapes turned faces and figures, distant sailboats, prying eyes, sky scales and abyssal depths between rocks and sea. The artist has overcome the idea of functional form and, with a strong creative spirit, he seeks new expressions in ancient vascular types, other gestures, solar spaces are typical of painting or majolica. With them Boscia wraps the forms, dresses them in new light and animates them as if they were presences of a figure theatre made of shining matter, of brilliant surfaces. With his works the majolica of Santo Stefano di Camastra goes out of the field of formal habit and crosses new languages, new fields of experimentation. All this is useful to interrupt a phase of cultural, not only local, which has produced only objects of fashion, far from the true artistic dimension. On the other hand, the ceramics of the new humanity no longer fulfil the tasks of a practical function; they spread elsewhere and it is right that the artists who were the precursors should trace their future developments. However, and this is a positive fact and should be stressed, the new subjects of Boscia, his presences with shimmering colors while outlining new moments of creativity do not renounce the strength of tradition that is in the decisive color, in the marked sign, in the expression of the burlesque traits, of neo-baroque imprint.

PAOLO GIANSIRACUSA

 

Dalla terra colorata, dall'argilla e dal fuoco nascono le creature scultoree di Domenico Boscia, artista dalla vena surrealistache cerca nelle forme tornite volti e figure, velieri lontani, sguardi indiscreti, scale del cielo e profondità abissali tra rocce e marine. L'artista ha superato l'idea della forma funzionale e, con forte spirito creativo, cerca nelle antiche tipologie vascolari nuove espressioni, altri gesti, spazi solariche sono tipici della pittura o del piano maiolicato. Con essi Boscia avvolge le forme, le veste di nuova luce e le anima come fossero presenze di un teatro di figura fatto di materia lucente, di campiture brillanti. Con le sue opere la maiolica di Santo Stefano di Camastra esce dal campo della consuetudine formale e attraversa nuovi linguaggi, nuovi campi di sperimentazione. Tutto ciò è utile per interrompere una fase di snervamento culturale, non solo locale, che ha prodotto solo oggetti di maniera, lontani dalla vera dimensione artistica. D'altra parte la ceramica dell'umanità nuova non assolve più ai compiti di una funzione pratica; essa spazia altrove ed è giusto che gli artisti antesignani ne traccino i futuri sviluppi. Tuttavia, e ciò è un fatto positivo e va sottolineato, i nuovi soggetti di Boscia, le sue presenze dai colori squillanti pur delineando nuovi momenti di creatività non rinunziano alla forza della tradizione che è nel colore deciso, nel segno marcato, nell'espressione dei tratti burleschi, di impronta neo-barocca.

 

 

DARIO ORPHEE


Spesso, negli artisti, riguardo l'uso del colore vi è una sorta di influenza geografica, climatica addirittura. Come funziona il colore? Ebbene, se ne sono dette tante; ma in pochi, oltre ad aver affermato qualcosa di scientifico, hanno unito qualcosa di poetico. Facciamo una rapida rassegna... non esauriente, certo. Tuttavia curiosa, come un dialogo diluito nel tempo. Se per Empedocle il colore è generato dal bianco e dal nero, per Roberto Grossatesta esiste solo ciò che ha luce; se per Goethe, però, la luce non scaturisce dai colori, ma viceversa, per Wittgenstein il colore è un numero. La più affascinante storia sul colore, comunque, rimane quella della sua etimologia. La parola colore deriva, infatti, dal greco chroma, che indica il termine "superficie" o, meglio, "pelle": la veste del corpo. Si può, in scultura, tradurre questo pensiero? Sì. Boscia, in scultura, riveste di pelle di colore forme antiche quanto la sua terra: la Sicilia.

NUCCIO LO CASTRO​

The supports of the works are made up of blood vessels or panels obtained with the mixture of clay and glaze them, the substance of that art learned (and taught today) to Santo Stefano di Camastra, the addition of a new material, all Sicilian and versatile , basalt lava of Etna. The creative force is deployed, however, all in ceramic surfaces, fueled by the mastery of the expressive and sublimated by the extraordinary ability to evoke a universe of shapes and colors, from the sharp edge and the vivid brilliance of enamels.An "other" dimension, explored the journey made by the mind and sensibility of the artist is revealed by windows overlooking a world of rhythmic elements, circular, perfectly placed interlocking as to prove the perfect unity achieved by the harmonious dialogue between the parties .The chromatic energy proceeds from the conviction that each color has a particular communicative and emotional charge (as well as the same Boscia writes in a note of his own catalog, reinvigorating the abstract theories of Kandinsky), while in the plot of composition is a strong lesson left by the Fauves, Cubism and Surrealism, from the Metaphysical. Quotes are all oriented to overcome a relativizing of expressive language syntax and to place themselves in the wake of a truly postmodern visual communication.

ALFREDO PRADO

Sole, luce, cielo, fuoco, acqua, vento, è quello che si legge nelle magnifiche opere di Domenico Boscia. Tinte e toni che sembrano estrapolati da dipinti di maestri classici e che adesso rivivono in maniera diversa, ma pur sempre veicolo di trasmissione di pensieri ed emozioni all’osservatore. È con piacere che l’Accademia di Belle Arti di Agrigento accompagna Domenico Boscia in questa prima serie di mostra itinerante,che attraverso i colori delle opere trasmette i migliori sentimenti del noi essere siciliani.

 

Sun, light, air, fire, water, wind, is what we readthe magnificent works of Domenico Boscia.Tints and tones that seem taken from paintings by classical mastersand now revived in a different way, but still vehicle transmission of thoughts and emotions to the observer.It is with pleasure that the Academy of Fine Arts in Agrigento accompanies Domenico Boscia in this first series of exhibition,that transmits through the colors of the works the bestfeelings of us to be Sicilian.​

CLAUDIA MARSALA

Artista dei colori del sole

Il rosso intenso si fonde con l’arancione, e il giallo accecante si intravede tra gli sprazzi d’azzurro e blu cobalto. Vi sembrerà di tenere in mano i caldi tramonti siciliani, dove la luce predomina indiscutibilmente penetrando negli spazi. Non solo i colori, ma anche i materiali raccontano la storia della sua terra, la Sicilia, dove vivono e si muovono donne e sirene emerse dalla sua fantasia e avvolte dall’incanto di quell’atmosfera rarefatta. Vasi, oggetti e pannelli per i quali l’artista Domenico Boscia utilizza la ceramica, a cui aggiunge il basalto lavico, un materiale nuovo per gli impieghi artistici e al contempo antico, da sempre esistito alle pendici dell’Etna, quando il magma, fuoriuscendo, presto si solidifica a contatto con l’aria e l’acqua. La parte esteriore è rivestita dagli smalti che danno una luminosità particolare alle figure astratte che si intersecano con immagini evocative di labbra, occhi, volti. Temi surrealisti e metafisici in cui l’aspetto funzionale dell’opera viene superato dalla dimensione artistica allontanandosi dalle maioliche tipiche di Santo Stefano di Camastra, città in cui Boscia ha iniziato a formarsi come artista. Ma egli non può prescindere dal legame con la sua tradizione, che, infatti, emerge nella luminosità dei colori e nella presenza di immagini ancestrali, che rappresentano i volti della sua terra.

 

The deep red is combined with orange, yellow and blinding can be seen between the flashes of blue and cobalt blue. There seem to hold the hot Sicilian sunsets , where the light penetrating unquestionably predominant in the spaces. Not only the colors, but also the materials tell the story of his homeland , Sicily , where they live and move women and mermaids emerged from his imagination and wrapped rarefied atmosphere of enchantment . Vases, objects and panels for which the artist Domenico Boscia uses the ceramic , which adds basalt lava, a new material for the uses and at the same time ancient art , which has always existed on the slopes of Etna, when the magma , escaping , soon solidifies in contact with the air and the water . The exterior is coated with glazes that give a particular brightness to the abstract shapes that intersect with evocative images of the lips, eyes and faces. Surrealist and metaphysical themes in which the functional aspect of the work is overcome by the artistic dimension away from the typical pottery of Santo Stefano di Camastra , the city where Boscia has begun to form as an artist. But he can not ignore the link with its tradition , which , in fact, emerges in the brightness of the colors and in the presence of ancestral images , which represent the faces of his land. 

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